UN LIBRO, UN TRADUTTORE
A presentare il libro non è l’autore, come avviene usualmente, ma il traduttore, lettore privilegiato che grazie a un lavoro attento sul testo ha l’opportunità di analizzarlo a fondo. L’incontro sarà quindi occasione per parlare non solo del libro, ma anche delle peculiarità della lingua in cui è stato scritto, delle scelte effettuate e dei problemi incontrati durante la traduzione.
In collaborazione con:
Bologna – Mercoledì 9 dicembre 2009 ore 18.00
Biblioteca Ruffilli, vic. Bolognetti 2 angolo via S. Vitale
INGRESSO LIBERO
EMANUELA BONACORSI, traduttrice dal russo, si è laureata in Lingua e Letteratura russa presso l'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi di traduzione su Viktor Pelevin. Si occupa in particolare di letteratura russa contemporanea. Di Mikhail Shishkin ha tradotto tutti i romanzi pubblicati in Italia: Capelvenere, La Presa di Izmail, Lezione di calligrafia.
|
|
Il volume contiene un racconto lungo, Lezione di calligrafia, e un romanzo, Memorie di Larionov, legati dal tema della scrittura e della memoria.
La confessione privata di un anziano possidente diviene un’istruttoria appassionata sulla Russia. L’autore ci consegna il ritratto di un paese immutabile, assolutamente attuale: la Russia come metafora dell’impossibilità e del naufragio umano, dell’eterno scontro tra progetto e destino, tra vita e storia.
Mikhail Shishkin, nato a Mosca nel 1961, è considerato uno dei maggiori autori russi contemporanei. I suoi romanzi, pubblicati in Italia da Voland, hanno vinto premi come il Booker, il National Bestseller e il Big Book russi, il Grinzane Cavour e il Prix du meilleur livre étranger.
|
In collaborazione con:
Bologna – Mercoledì 25 novembre 2009 ore 18.00
Biblioteca Ruffilli, vic. Bolognetti 2 angolo via S. Vitale
Tradurre
di Pier Paolo Giarolo, Italia, 2007, 56', produzione Outroad
Il viaggio delle parole da una lingua all'altra, con il traduttore che porta le valigie e ci fa da guida. Dodici traduttori italiani raccontano il loro ruolo di traghettatori di parole e pensieri da una cultura all’altra.
A seguire aperitivo. INGRESSO LIBERO
Saranno disponibili in vendita alcune copie in DVD del film.
SCHEDA DEL FILM
|
Con testimonianze di:
Erri De Luca, traduttore dall'ebraico antico
Fulvio Ferrari, traduttore lingue scandinave
Silvia Pareschi, traduttrice di Franzen e De Lillo
Luca Scarlini, traduttore di testi teatrali
Nadia Fusini, traduttrice di Woolf e Keats
Donata Feroldi, traduttrice di Hugo e Duras
Elisabetta Bartuli, traduttrice dall'arabo
Rita Desti, traduttrice di Saramago
Anna Nadotti, traduttrice di Byatt e Ghosh
Paola Tomasinelli, traduttrice dallo spagnolo
Maurizia Balmelli, traduttrice dal francese
Enrico Ganni, traduttore dal tedesco |
Roma – Giovedì 1 ottobre 2009 ore 19.30
Libreria FLEXI, via Clementina 9 – Rione Monti (M. Cavour)
INGRESSO LIBERO
L’ultimo bandito – Una vita rock’n'roll
SIMONE CALTABELLOTA è stato direttore editoriale della Fazi Editore e fondatore della
Lain in cui ha scoperto e pubblicato casi letterari come Melissa P., JT Leroy e
Stephenie Meyer.
In seguito ha creato la Sleeping Star Records e attualmente collabora con Elliot
Edizioni e Arcana.
|
|
Una dichiarazione d’amore verso la musica e la vita, che trasmette “in presa diretta” l’iniziazione al rock’n'roll di un ragazzino nato in una buona famiglia inglese nei primi anni Settanta. Da lì Nikki prosegue il suo racconto disegnando un grande affresco dove si alternano la folgorazione per il punk, la prima band (gli Swell Maps) e i primi successi nella scena inglese, seguiti dalla fama internazionale, i tour, l’alcol, le droghe. |
Bologna – Mercoledì 30 settembre 2009 ore 18.00
Biblioteca Ruffilli, vic. Bolognetti 2 angolo via S. Vitale
INGRESSO LIBERO
MONICA MARSIGLI è dottore in Scienza della Traduzione presso l’Università di Bologna. Si occupa di storia della traduzione e di teatro, con particolare riferimento al contesto austriaco. Ha pubblicato saggi sulla revisione di testi in campo editoriale, la traduzione d’autore e le drammaturghe austriache dell’Ottocento.
|
|
Il volume presenta il dramma Totila, König der Gothen dell’attrice-drammaturga di lingua tedesca Johanna Franul von Weissenthurn (1773-1847) e il testo Totila ossia i Visigoti dell’italiano Giambattista Viassolo alias Camillo Federici (1749-1802) che ne costituisce l’antecedente immediato. Il testo "multiplo", efficace esempio di transfer culturale, offre numerosi spunti di riflessione e si propone come modello esemplare per descrivere ed indagare quella tempestiva e feconda circolazione di saperi che, al tempo, in area mitteleuropea non interessava solamente l’élite colta, ma coinvolgeva ampi strati della popolazione. La presente edizione vuole rendere possibile il confronto personale, autonomo, del lettore fra una traduzione-adattamento in tedesco e il testo italiano che l’ha generata. La rielaborazione tedesca è a sua volta accompagnata da una ritraduzione-versione in italiano con l’obiettivo di rendere evidenti, nella nostra lingua, le trasformazioni che la scrittura scenica ha subito per poter essere accolta in un contesto politico, sociale, culturale geograficamente contiguo e tuttavia assai diverso per tradizioni e forme di fruizione.
|
Bologna – Mercoledì 23 settembre 2009 ore 18.00
Biblioteca Ruffilli, vic. Bolognetti 2 angolo via S. Vitale
INGRESSO LIBERO
CLAUDIA LA BARBERA è nata a La Spezia, vive e lavora a Padova come traduttrice letteraria e tecnica dalla lingua araba. Si è laureata in storia con indirizzo orientale all’Università di Bologna nel 2002. Ha conseguito un master in tecniche della traduzione editoriale e letteraria alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Vicenza. Nel 2006 ha tradotto, con Massimo Khairallah, la raccolta di editoriali del giornalista libanese Samir Kassir assassinato nel 2005 “Primavere, per una Siria democratica e un Libano indipendente” (Mesogea GEM). Nel 2006 ha curato la rubrica “Giornali dal Medio Oriente” per il sito di informazione “Megachip”. Nel 2009 ha tradotto per Feltrinelli “Se non fossi egiziano” di ‘Ala al-Aswani. Lavora attualmente per agenzie di traduzione e per alcune case editrici come traduttrice e consulente editoriale freelance.
|
|
Undici racconti, undici protagonisti: un misantropo ossessionato dal contatto con gli umani, un ragazzino invalido che tenta di andare in bicicletta, la gravidanza indesiderata di una ragazza povera, una studentessa osservante quanto ipocrita, la bella amante francese di papà, un fratello e le sue vacue giaculatorie alla sorella, un bambino obeso zimbello della classe, le umilianti fatiche di un ricercatore di medicina, un vecchio "fedele al partito", l'inconsolabile lutto di un figlio verso il padre defunto, l'ordinaria cattiveria di un bambino che si prepara a essere un degno cittadino egiziano. Comune denominatore: la cattiveria - appunto -, l'ipocrisia, il disprezzo del dolore altrui, l'atavica mentalità del servo che vuol solo essere padrone di altri servi. E un ritratto impietoso e sarcastico dell'Egitto di oggi. Molto lontano dall'esotismo turistico e dalla retorica "impegnata", è il ritratto di un'umanità piccolo-borghese irrimediabilmente sconfitta, improduttiva, rinchiusa nella propria rispettabilità esteriore, moralmente abbietta. |
Bologna – Martedì 21 aprile 2009 ore 18.00
Biblioteca Ruffilli, vic. Bolognetti 2 angolo via S. Vitale
INGRESSO LIBERO Workshop di traduzione
Tradurre dal tedesco
Ostblöckchen di M. Tetzlaff. A cura di Chiara Marmugi
Nel corso del workshop verrà affrontata la traduzione di due brevi racconti contenuti nel volume. I presenti saranno invitati a partecipare scambiando idee e confrontando soluzioni. È possibile scaricare il testo in modo che chi lo desidera possa tradurlo prima del workshop. SCARICA IL TESTO
Chiara Marmugi ha studiato a Pisa e Friburgo e traduce dal tedesco per mestiere, dallo spagnolo per amore e dall'inglese per campare. Ha collaborato o collabora con Voland, Laterza, Fazi, Alet, Taschen e con case editrici che si occupano di arte.
|
IL LIBRO
In questa raccolta di racconti brevi, già pubblicati in parte sulla Frankfurter Rundschau Michael Tetzlaff racconta la vita quotidiana nell'ex Germania Est, vista dagli occhi di un ragazzino. Questo sguardo ironico, a tratti quasi nostalgico su certi aspetti curiosi della vita nella DDR ha un nome in Germania: Ostalgie (Ost + Nostalgie = nostalgia per l'est). Ne è un esempio il film Good Bye Lenin! |
Guarda le foto del workshop:
|
|